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A Lengyel parlament szolidaritásának nyilatkozata a tibeti nép iránt

Dichiarazione di solidarietà del Parlamento Polacco con il Popolo Tibetano Varsavia, il 20 Agosto 2001

Il Parlamento della Repubblica della Polonia esprime la sua solidarietà con la nazione tibetana nei suoi processi per far rispettare i diritti fondamentali dell'Uomo per il Tibet. Noi non possiamo accettare l'ingiustizia. Soprattutto se l'ingiustizia riguarda le nazioni che reclamano il diritto di decidere quanto attiene al loro futuro e al loro destino. Nei momenti difficili per la Polonia, le altre nazioni hanno mostrato la loro solidarietà con la nostra. In ricordo di questo, i parlamentari polacchi non possono tacere oggi rispetto all'oppressione di cui altri sono vittime. Sono anni che ci giungono le informazioni riguardanti la tragedia del popolo tibetano. Le autorità cinesi infrangono, con metodi brutali, tutte le aspirazioni dei Tibetani alla libertà e cambiano la struttura demografica del Tibet. A tal punto che i Tibetani andranno presto a costituire una minorità nel loro paese. Il Parlamento della Polonia libero continuerà i suoi processi su scala internazionale per ottenere l'applicazione di tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite rigurardanti la situazione in Tibet, cui le note risoluzione n. 1353 del 1959 e n. 1723 del 1961, nelle quali il diritto della nazione tibetana all'autodeterminazione che non può essere effettivo che attraverso una reale autonomia, è stato ufficialmente riconosciuto e nelle quali è stato richiesto alla Cina di porre un termine alle pratiche che privano il popolo tibetano dei diritti fondamentali e della libertà. La ripresa delle negoziazioni fra il governo cinese e il Dalai Lama, il capo spirituale e temporale dei Tibetani e l'unico rappresentante riconosciuto dal popolo tibetano, costituisce una condizione necessaria per un accordo. Le autorità cinesi devono riconoscere l'identità religiosa dei Tibetani compresa l'eredità culturale della sua civiltà millenaria. Noi siamo convinti che solo la fermezza e la determinazione della nostra posizione di solidarietà possono migliorare la situazione del popolo tibetano.

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